L’inizio di dicembre

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L’inizio di dicembre

L’inizio di dicembre

Non so tu, ma io faccio ancora fatica a credere che dicembre è già cominciato. So che questo è un periodo intenso per moltə; al freddo e al buio che, nella tendenza della nostra società a cercare lo Yang, piacciono poco, si aggiungono altri elementi impegnativi. C’è chi subisce la sensazione di ritualità forzata che il Natale porta con sé, insieme ad un aumento della visibilità del consumismo (e dello spreco) e chi invece è contentə di partecipare a pranzi e cene con colleghi e parenti e di andare a caccia di regali. C’è chi si crogiola in un brodo di giuggiole passeggiando tra lucine accese e alberelli decorati, e chi invece si sente il Grinch e non vede l’ora che tutto venga smantellato e si torni al grigiume invernale libero da strenne.

Dicembre è un mese che si fa carico di diverse responsabilità, poverino. Non solo porta il peso della tradizione natalizia, ma anche quello della fine dell’anno; dicembre è il mese dei bilanci e delle riflessioni sui propositi dell’anno nuovo.
Tutte queste cose, se pensate in un unico momento, sembrano lasciare poco spazio ad altro. Ed è proprio perché dicembre è così variopinto che ho deciso di farci ispirare da tre temi mensili:
MERAVIGLIA
CALMA
L’ANCORA
Si dice che il Natale sia un momento magico, ma se sei del Team Grinch è probabile che di magia tu ne percepisca poca. Il primo invito per tuttə, anche e soprattutto per chi fa fatica, è di lasciarsi meravigliare. Lasciare andare (tema del mese scorso) i pregiudizi, le associazioni e il cinismo che potrebbero ostacolare il processo del meravigliarsi e trovare quelle cose che ancora spalancano i nostri occhi e scaldano il cuore.
Ieri sera, tornando dalla Migros, ho visto una scena che mi ha meravigliata e commossa. Mentre camminavo, una mamma di colore che spingeva un passeggino stava cercando di entrare in un palazzo. Un signore che si trovava vicino a lei in quel momento non solo le ha aperto la porta, ma le ha anche chiesto se avesse bisogno di aiuto per portare il passeggino fino al suo appartamento, visto che non c’era l’ascensore.
La vista di questa scena mi ha scaldato il cuore. Anche se le notizie che passano in tv e in radio sono sconfortanti e sembrano indicare che ovunque divisioni, confini, e scontri abbiano la meglio, l’umanità e la compassione sono attorno a noi. Bisogna semplicemente allenare lo sguardo e concentrarsi su di esse, senza lasciarsi distrarre dalla paura e dal rancore, che hanno un tono di voce più alto. 

Che il Natale possa venir percepito come l’ennesima occasione per attaccarsi al materialismo è indubbio; eppure c’è la possibilità, come dicono due insegnanti di bhakti yoga che seguo, di upcycle, di “riutilizzare” queste festività; di dar loro un nuovo senso, il nostro, e un nuovo spessore; magari una nuova profondità.
Forse non condividi il credo e i valori cristiani; perché non usare dicembre per riallinearti e dare spazio ai tuoi valori, siano essi legati alla tua persona, alla tua religione o alla tua visione di spiritualità?

Se hai voglia di condividere con me come stai vivendo questi primi giorni di dicembre, come senti dicembre e il Natale in generale e che cosa suscita meraviglia in te in questo periodo, ti leggo volentieri!